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Cara autrice,

questa intervista è stata preparata per te e per tutti i nostri affezionati frequentatori del blog da Paolo Nanni. In questo senso puoi non avere dubbi sul fatto che è stata appositamente realizzata per metterti in difficoltà, da una parte, e per solleticare lo spirito vergognosamente pruriginoso dell’autore e del nostro affezionato pubblico, dall’altra.

Ciononostante, hai il dovere morale di rispondere in modo sincero. Per aiutarti ad esserlo, la produzione ti concede un “no comment” che potrai usare in una (una sola!) domanda a tua scelta.

Autrice: Stefania Conte

Fase 1 – piccoli problemi di cuore

  • Sei innamorata?

– No ahimé

  • L’hai detto a quel poverino con cui stai, o con cui sei stata l’ultima volta, che nella tua mente sei consapevole che prima o poi lo tradirai?

– Tradimento buono e giusto? No, mai.

  • Le più belle parole usate per lasciarti.

– Non ti merito, hai bisogno di una persona migliore di me (ma vai a cagare!)

  • E da scrittrice vediamo se tu hai fatto di meglio…

– No, ma mi attrezzerò

  • Lui è fantastico ma gli puzza l’alito, come glielo dici? …se glielo dici.

– Gli offro una caramella e poi sto minuti a parlare di quanto adoro l’alito mentolato ;P

  • Torniamo seri. Affetti collaterali, li abbiamo avuti tutti, la cosa migliore che ti hanno lasciato?

– Nuovi sintomi.

  • Ma siamo davvero seri. Ti ritieni mentalmente in grado di avere una relazione a lunghissima scadenza?

– È la scadenza che frega il prodotto, meglio non pensarci.

Fase 2 – flashback: quando ero una teenager

  • Meanwhile sul diario apparivano cuoricini e di fianco… Robbie Williams? il Terence di Candy Candy? Svelaci la tua cotta più imbarazzante.

– Sad e Sam,   ebbene sì… i cuoricini tanti attorno a questi meravigliosi personaggi dagli occhi tristi e Brandon Walsh di Beverly Hills 90210 !

  • La tua prima volta in un romanzo di 160 battute. (Se sei ancora vergine, devi semplicemente dichiararlo nel modo più semplice e divertente per noi: “ho XX anni e sono ancora vergine”)

–  È durata meno di 160 battute cavolo!

  • “Parapiglia, scatta il gioco della bottiglia…” hai partecipato, o avevano già fatto le squadre? Comunque, ora puoi giocare! Anzi, la bottiglia è sotto il tuo potere telecinetico: cosa ti piacerebbe fare e con chi?

– Ho partecipato poi, dopo aver visto baciare il  principe dei miei sogni dalla mia migliore amica, mi riempio la bottiglia per dimenticare!

  • Cosa pensavi del pene? E, alla luce degli sconvolgimenti socio ambientali, com’è cambiata la tua visione?

– A quanto per i maschietti fosse  comodo in caso di  impellente bisogno di fare dlin dlin, a come condizioni la mente maschile che lo controlla e  lo sistema  continuamente e a come, spesso, invece quando è poco “considerato” dal possessore :) ne fa desiderare il possesso congiunto.

Fase 3 – sesso, sesso, sesso

  • Primo appuntamento: quando ti abbraccia per salutarti è evidente ci sia una erezione in atto. E ora?

– Lo bacio delicatamente se mi ha colpito (intendo lui, cioè il soggetto :) e vado via, tornerà. ;)

  • Terzo appuntamento: tu sei fantastica, e scateni le sue fantasie sul dopo cena. C’è un limite?

– Lo scopo è sempre raggiungerlo, il limite, sempre,  quindi non ci son regole se non le nostre

  • A proposito: quale è il tuo grado di perversione sotto le lenzuola?

– Direttamente proporzionale al sentimento.

  • Fai sesso con continuità? se sì, dicci la tua percentuale di orgasmi (da cui capiremo la percentuale di orgasmi simulati)

– Se fossi continuamente innamorata direi di sì.

  • La cosa che mai e poi mai l’uomo dovrebbe fare per non incorrere nell’effetto di far crollare inesorabilmente il tuo eccitamento.

– Fare una puzzetta.

  • E ora chiudiamo col sì e il no del sesso (usando il “no comment” a tua disposizione puoi saltare tutta questa ultima parte):

chiacchere? E allora usiamo questo no comment, va!

parolacce?

urla?

luce?

ausilio di “giocattoli”?

ausilio di “filmini”?

videoregistrarsi?

preliminari?

lubrificanti?

divieti di transito?

uomini (al plurale invece che al singolare)?

donne (singolare o plurale)?

fare da sé?

  • L’equazione: non c’è filosofo che sopporti il mal di denti – non c’è innamorata che sopporti…

– Il non essere corrisposta.

  • Dopo cotanta introspezione, sei pronta, come Rocco, a realizzare il tuo annuncio personale:

– Aspetto te, ma non farmi aspettare troppo che sto invecchiando ! :D