Cara autrice,
questa intervista è stata preparata per te e per tutti i nostri affezionati frequentatori del blog da Paolo Nanni. In questo senso, puoi non avere dubbi sul fatto che è stata appositamente realizzata per metterti in difficoltà, da una parte, e per solleticare lo spirito vergognosamente pruriginoso dell’autore e del nostro affezionato pubblico, dall’altra.
Ciononostante, hai il dovere morale di rispondere in modo sincero. Per aiutarti ad esserlo, la produzione ti concede un “no comment” che potrai usare in una (una sola!) domanda a tua scelta.
Autrice: Eliselle
Fase 1 – piccoli problemi di cuore
- Sei innamorata?
– No (per fortuna).
- L’hai detto a quel poverino con cui stai, o con cui sei stata l’ultima volta, che nella tua mente sei consapevole che prima o poi lo tradirai?
– Non serve, non c’è tradimento se si è liberi di gestire la propria vita in autonomia.
- Le più belle parole usate per lasciarti.
– Un grande classico: “Lo faccio per te”.
- E da scrittrice vediamo se tu hai fatto di meglio…
– Io ho messo in fila in un file tutto quello che non andava. Non c’è stato bisogno di aggiungere altro.
- Lui è fantastico ma gli puzza l’alito, come glielo dici? …se glielo dici.
– Se all’improvviso smetto di baciarlo, o peggio, se non l’ho mai fatto, mi auguro che sia abbastanza sveglio da capirlo da solo.
- Torniamo seri. Affetti collaterali, li abbiamo avuti tutti, la cosa migliore che ti hanno lasciato?
– L’esperienza per evitarne altri.
- Ma siamo davvero seri. Ti ritieni mentalmente in grado di avere una relazione a lunghissima scadenza?
– Mentalmente sì, d’altro canto gli ideali si scontrano spesso con la realtà. Con esiti infausti.
- L’equazione: non c’è filosofo che sopporti il mal di denti – non c’è innamorata che sopporti…
– i calci nei denti (almeno, me lo auguro sempre).
Fase 2 – flashback: quando ero una teenager
- Meanwhile sul diario apparivano cuoricini e di fianco… Robbie Williams? il Terence di Candy Candy? Svelaci la tua cotta più imbarazzante.
– I Take That, credo. Ma non erano per il cicciobomba.
- La tua prima volta in un romanzo di 160 battute. (Se sei ancora vergine, devi semplicemente dichiararlo nel modo più semplice e divertente per noi: “ho XX anni e sono ancora vergine”)
– Fossi Vergine non sarei Pesci, il segno più sensuale e incasinato che c’è.
- “Parapiglia, scatta il gioco della bottiglia…” hai partecipato, o avevano già fatto le squadre? Comunque, ora puoi giocare! Anzi, la bottiglia è sotto il tuo potere telecinetico: cosa ti piacerebbe fare e con chi?
– Baciare Filippo Timi. Ma… dov’è?!
- Cosa pensavi del pene? E, alla luce degli sconvolgimenti socio ambientali, com’è cambiata la tua visione?
– Una roba ingombrante. In tutti i sensi. Meno male sono donna e le mie azioni non dipendono da quello.
Fase 3 – sesso, sesso, sesso
- Primo appuntamento: quando ti abbraccia per salutarti è evidente ci sia una erezione in atto. E ora?
– Effetto immediato. Interessante. Ma per galanteria, non glielo faccio notare.
- Terzo appuntamento: tu sei fantastica, e scateni le sue fantasie sul dopo cena. C’è un limite?
– Assolutamente no. tutto ciò che viene fatto per voglia e nel rispetto dell’altro va bene.
- A proposito: quale è il tuo grado di perversione sotto le lenzuola?
– Per perversione io intendo una roba condannabile con la castrazione, tipo “pedofilia” o “stupro” o altre situazioni disgustose che prevedono violenza. Tutto il resto, se condiviso, va bene.
Fai sesso con continuità? se sì, dicci la tua percentuale di orgasmi (da cui capiremo la percentuale di orgasmi simulati)
– Magari. Ma se non altro, non adotto la simulazione come stile di vita.
- La cosa che mai e poi mai l’uomo dovrebbe fare per non incorrere nell’effetto di far crollare inesorabilmente il tuo eccitamento.
– Dirmi “ti amo” durante. È la cosa più falsa e fuori luogo che si possa dire in quel momento.
- E ora chiudiamo col sì e il no del sesso (usando il “no comment” a tua disposizione puoi saltare tutta questa ultima parte):
Chiacchere? Poche
Parolacce? Dipende
Urla? Sì, ma dipende pure qua
Luce? Sì, volendo
Ausilio di “giocattoli”? Certo, volendo
Ausilio di “filmini”? Ma sì, per vedere chi è più bravo?
Videoregistrarsi? Non mi convince
Preliminari? ovvio
Lubrificanti? Alla mia età, spero proprio di no
Divieti di transito? Questa è geniale, ma “dipende”.
Uomini (al plurale invece che al singolare)? Ne reggo uno, ed è già troppo
Donne (singolare o plurale)? Sì
Fare da sé? Sì, si fa per tre.
- Dopo cotanta introspezione, sei pronta, come Rocco, a realizzare il tuo annuncio personale:
– Trent’anni, automunita, indipendente. Se non sei un rompicoglioni, chiamami.